13 Mar 2019 Come e perché si può sconfiggere la parodontite con la prevenzione

Come e perché si può sconfiggere la parodontite con la prevenzione

La parodontite. Sempre più spesso ne sentiamo parlare, ma cos’è? E soprattutto: come possiamo prevenirla facilmente e con risultati eccellenti?

Iniziamo col dire che… no, la parodontite non è un male del nostro secolo. Facciamo un viaggio nella preistoria: analizzando le ossa e i denti dei nostri antenati, gli archeologi hanno infatti concluso che l’uomo ha avuto a che fare con la parodontite già da migliaia di anni.

Torniamo ad oggi. Nella nostra società la cura della persona è divenuta essenziale. Il modo in cui ci si presenta costituisce il nostro biglietto da visita, sia nella vita professionale sia nella sfera privata. Per questo motivo apparire sorridenti aiuta ed è importante avere un bel sorriso.

Ma proseguiamo con la parodontite. Prima di tutto va fatta una distinzione tra paradontite e gengivite. A differenza della gengivite, la parodontite - a volte colloquialmente chiamata “piorrea”- è un processo infettivo infiammatorio molto più profondo. Viene generata dalla placca batterica. In una persona suscettibile a tale problema, si genera nel tempo una progressiva distruzione dei tessuti che sostengono il dente.
La parodontite viene appunto scaturita dalla predisposizione genetica, unita a una serie di fattori di rischio, tra i quali il fumo. Ma la causa numero uno rimane una sola: la placca, che si forma sia a livello sopragengivale in vicinanza del solco tra gengiva e dente. E qui entra in gioco l’importanza della prevenzione. Saranno il dentista e l’igienista dentale a guidare il paziente nel controllare l`accumulo di placca eseguendo una corretta igiene orale: spazzolino elettrico Gold Standard, filo interdentale, collutori. La scelta di quali tipologie varia da caso a caso.

La parodontite. Come insorge?

Esistono inoltre vari agenti antimicrobici che possono usare le persone a rischio. Clorexidina, fluoruro amminico/fluoruro stannoso, triclosan, oli essenziali. Non tutti sono uguali. La clorexidina è estremamente efficace nel controllo di placca ma può essere utilizzata per brevi periodi per evitare la pigmentazione dei denti e della lingua e la perdita di sensibilità gustativa. Gli altri collutori sono efficaci ma meno aggressivi, quasi privi di effetti collaterali, si possono utilizzare per periodi più lunghi.
In questo caso il dentista, avvalendosi di strumenti manuali oppure ad ultrasuoni, andrà avanti a rimuovere placca e tartaro depositati in sede sottogengivale.
Ricapitolando, la strada giusta per prevenire la paradontite inizia da una corretta igiene orale.

E se la placca è arrivata al di sotto del margine della gengiva?

Per concludere:

Inoltre, è fondamentale dire no a:

Fumo, perché provoca vasocostrizione e nasconde il sanguinamento primo sintomo della gengivite;
Alcol, perché provoca disidratazione delle mucose ed irrita i tessuti gengivali sensibili;
Dentifrici e collutori di bassa qualità, che possono aumentare l’infiammazione e ritardare la guarigione;
Spazzolino a setole dure che, sfregando duramente le gengive aggrava i danni a loro carico.

Seguendo il nostro percorso correttamente, ascoltando sempre i consigli del dentista, viaggeremo lontano dalla parodontite e avremo uno splendido sorriso.

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